F.A.Q Parigine - versione 3.0


Napoleone I

 

Nato ad Ajaccio il 15 agosto 1769, Napoleone Bonaparte lascia la Corsica da ragazzo e, a quindici anni, entra alla Scuola militare reale di Parigi.

 

Quando scoppia la Rivoluzione, diventa giacobino e sostenitore di Robespierre, ma sa farsi dimenticare dopo la caduta di quest'ultimo. Al contrario, si farà notare sopprimendo l'insurrezione realista dell'ottobre 1795. Come ricompensa, il Direttorio lo nomina generale in capo dell'armata d'Italia.

 

La fulminea campagna del 1796-97 fa di Bonaparte un eroe. I suoi successi preoccupano il Direttorio, che manderà il glorioso generale in Egitto.

 

Ma “l'aquila non cammina, vola”... E la campagna d'Egitto metterà vieppiù in buona luce agli occhi del popolo questo generale sempre vittorioso. Il colpo di stato del 18 brumaio (novembre 1799), che rende Napoleone console, è poco più di una formalità. Quando, il 2 dicembre 1804, si fa incoronare imperatore dei Francesi col nome di Napoleone I, non incontra alcuna opposizione. Il Codice Civile, il Concordato con il Papa, il Trattato di Amiens che garantisce la pace con l'Inghilterra, rassicurano i cittadini.

 

Parigi trae vantaggio da questa situazione di calma sociale e dal rinnovato fasto delle Tuileries, in particolare in occasione delle seconde nozze di Napoleone (la cui prima moglie era stata Joséphine de Beauharnais) con Maria Luigia, figlia dell'imperatore d'Austria. Dei grandiosi progetti napoleonici per la capitale sussistono due archi di trionfo in onore delle sue armate, la colonna Vendôme, la chiesa della Madeleine e la sede della Borsa. Viene migliorata la vita quotidiana dei Parigini: apertura di mercati e macelli, più efficiente distribuzione dell'acqua, circolazione facilitata dalla costruzione di nuove strade e di ponti sulla Senna...

 

Ma una grave crisi economica provoca fallimenti e disoccupazione. Nel novembre 1812, la campagna di Russia naufraga nelle acque ghiacciate della Beresina. Lo zar e il re di Prussia si alleano contro l'Impero francese e le loro truppe entrano a Parigi, sconfitta, il 31 marzo 1814.

 

Il 4 aprile 1814, a Fontainebleau, Napoleone abdica. L'anno seguente, approfittando dell'impopolarità della Restaurazione di Luigi XVIII, Napoleone torna dall'Isola d'Elba ma, dirà Chateaubriand, “le sue aquile che avevano volato di campanile in campanile, da Cannes a Parigi, cadranno stanche sui camini delle Tuileries”. Cento giorni dopo il suo ritorno, il 18 giugno 1815, l'avventura imperiale si ferma a Waterloo. Napoleone abdica una seconda volta e viene esiliato sull'Isola di Sant'Elena. E' là che detterà le proprie memorie, che saranno pubblicate nel 1823.

 

Muore il 5 maggio 1821 e le sue ceneri verranno trasferite agli Invalides nel 1840.

 

 

École militaire, tinyurl.com/ysd4ht

 

Castello di Malmaison, www.chateau-malmaison.fr

 

Arco di Trionfo dell'Étoile, tinyurl.com/3xdptv7

 

Arco di Trionfo del Carrousel, tinyurl.com/3x5ypgq

 

Colonna Vendôme, tinyurl.com/37j6dtv

 

Chiesa della Madeleine, www.eglise-lamadeleine.com

 

Borsa di Parigi, tinyurl.com/jkjd8vn

 

Cour des Adieux (o Cour du Cheval Blanc) del castello di Fontainebleau, tinyurl.com/pdbjzon

 

Tomba di Napoleone agli Invalides, tinyurl.com/nw47y8q