F.A.Q Parigine - versione 3.0


Francesco I

 

Nato a Cognac nel 1494, morto a Rambouillet nel 1547, Francesco I è Re di Francia dal 1515 al 1547. Figlio di Carlo d'Orléans e di Luisa di Savoia, succede nel 1515 al cugino Luigi XII, del quale ha sposato la figlia Claudia.

 

Nel settembre dello stesso anno, con la vittoria di Marignan (ricordata a Parigi con la rue de Marignan, nell'8° arr.), Francesco riconquista il Milanese, fulcro territoriale di tutta la sua politica.

 

Quando Carlo I di Spagna accede al trono imperiale, nel 1519, prendendo il nome di Carlo V, Francesco, che aspirava anch'egli a quel titolo, e temendo l'accerchiamento del proprio regno dai possedimenti del suo rivale, muove guerra all'imperatore, dopo aver cercato invano l'appoggio di Enrico VIII d'Inghilterra (colloquio al Campo del Drappo d'Oro, 1520).

 

Rimasto vedovo nel 1524, si risposa nel 1530 con Eleonora di Asburgo, sorella di Carlo V. “Re-Cavaliere”, anche Francesco I, al pari di Luigi XII e di Enrico II, uno degli edificatori dello Stato moderno in Francia. Sensibile alle idee mercantiliste, favorisce l'industria e sviluppa il grande commercio marittimo.

 

Una tappa cruciale nella vita di Francesco I è senz'ombra di dubbio la battaglia di Pavia (1525), la sua più cocente sconfitta. Fatto prigioniero dalle forze imperiali, scriverà a sua madre, la formidabile Luisa di Savoia, la celeberrima frase "tutto è perduto, tranne l'onore". Il Re sarà poi liberato dopo un anno di prigionia a Madrid e al prezzo di pesanti concessioni (Trattato di Madrid del 1526), fra le quali dare in pegno i suoi due figli maggiori, il Delfino Francesco e il futuro Enrico II, che resteranno nelle mani di Carlo V per quattro anni.

 

Riunisce alla Francia nel 1531 i domini del conestabile di Borbone e la Bretagna diventa definitivamente parte del regno l'anno seguente. Riordina le finanze statali e riforma la giustizia con l'ordinanza di Villers-Cotterêts del 1539, che impone, in particolare, la redazione in francese degli atti giudiziari e notarili. Con il Concordato di Bologna del 1516, si era assicurato la nomina degli arcivescovi, dei vescovi e degli abati del regno.

 

Standogli molto a cuore il prestigio della monarchia e innamorato dell'Italia, il Re è un grande mecenate delle arti. Fa erigere e decorare magnifiche dimore reali, da Blois, a Chambord, ad Amboise, a Fontainebleau, dove lavorano eminenti artisti italiani, quali Leonardo, il Rosso Fiorentino, il Primaticcio. Incoraggia le traduzioni degli umanisti come Budé e nel 1529 fonda il futuro Collège de France.

 

Al momento della sua morte, avvenuta il 31 marzo 1547, Francesco I è riuscito a limitare la potenza imperiale, ma non a realizzare il proprio sogno italiano.

 

Gli succederà il figlio Enrico di Francia (Enrico II), che regnerà fino al 1559.

 

Castello di Rambouillet (chiuso al pubblico allorché vi risiede il Presidente della Repubblica francese), tinyurl.com/34oykpv

 

Castello di Fontainebleau, www.musee-chateau-fontainebleau.fr

 

Castello di Blois, www.chateaudeblois.fr

 

Castello di Chambord, www.chambord.org

 

Castello di Amboise e Clos-Lucé (ultima dimora di Leonardo da Vinci), www.chateau-amboise.com, www.vinci-closluce.com

 

Ritrattistica rinascimentale francese, www.portrait-renaissance.fr