F.A.Q Parigine - versione 3.0


La Parigi di Georges Simenon

 

Pur essendo nato a Liegi, Simenon può essere considerato uno scrittore "parigino", poiché trascorse molti anni della sua vita a Parigi, ambientandovi, interamente o solo in parte, 28 romanzi giovanili, 63 romanzi e 18 racconti con il commissario Maigret come protagonista e 49 romanzi detti "del destino".

 

Com'è naturale, quasi tutti questi romanzi e racconti sono ambientati nei quartieri di Parigi dove Simenon ha vissuto e che quindi conosceva meglio.

 

Il personaggio di Maigret, in particolare, è legato a un ben preciso arrondissement, l'11°. Il signore e la signora Maigret, infatti, abitano al no. 132 del boulevard Richard-Lenoir, i cui alberi offrono spesso un'oasi di pace e di riflessione al commissario. Che conosce a menadito anche le stradine secondarie, dalla "fauna" potenzialmente pericolosa, così come la zona della Bastiglia (rue de la Roquette, rue de Lappe...), di giorno animata dal lavoro degli artigiani, di notte regno invece del demi-monde.

 

La signora Maigret, dal canto suo, è una fedele cliente dei negozianti della rue du Chemin-Vert.

 

Simenon, prima da solo, poi con la moglie, Régine Renchon, detta Tigy, pittrice, sposata a Liegi il 24 marzo 1923, ha cambiato diverse volte casa, nei suoi anni parigini.

 

Vi sbarcò per la prima volta, diciannovenne, alle sette del mattino di una fredda e piovosa giornata invernale (11 dicembre 1922), alla Gare du Nord che, molti anni dopo, nelle sue "Memorie Intime" (1981), avrebbe definito "orribile".

 

Giovane e squattrinato, trovò un alloggio modestissimo, una stanza mansardata dell'hôtel de la Bertha, al no. 1 di rue Darcet, a due passi da place de Clichy (17° arr., quartier des Batignolles).

 

Il suo impiego presso Binet-Valmer, uno scrittore che aveva fondato un'associazione di ex-combattenti, ospitata nel proprio ufficio, al 17 ter avenue Beaucour (8° arr.), lo costrinse ben presto a trasferirsi in una camera ammobiliata, nell'appartamento di un'anziana signora inglese, al 170 di rue du Faubourg-Saint-Honoré. Quindici giorni più tardi traslocò nuovamente, in un bilocale al 3 ter di un impasse di fronte alla sala da concerti Pleyel, l'attuale villa Wagram-Saint-Honoré, al 233 bis di rue du Faubourg-Saint-Honoré.

 

E' in questo appartamentino che Georges e Tigy trascorsero i primi mesi della loro vita a due.

 

Un anno dopo, i Simenon presero una camera all'hôtel Beauséjour, 42 rue des Dames. Per Georges fu quindi un ritorno a Batignolles, quartiere che, insieme al faubourg Saint-Honoré, rimarranno "due dei poli spaziali essenziali della produzione di Simenon" (Michel Lemoine).

 

I primi romanzi pubblicati non diedero certo la fama allo scrittore belga, ma gli diedero quel benessere economico che permise a lui e a Tigy di lasciare la rue des Dames per la place des Vosges, nel Marais, in un piccolo appartamento al pianterreno del no. 21, ex-residenza del maresciallo di Richelieu, dove sarebbero rimasti fino al 1935, anni punteggiati da molti viaggi e soggiorni in provincia.

 

La place des Vosges compare ne "Les Mémoires de Maigret" e ne "L'Amoureux de Madame Maigret".

 

A testimonianza del successo anche materiale di Simenon, nel 1935, lo scrittore e la moglie si stabilirono a Neuilly, sobborgo ultra-chic di Parigi, al no. 7 del boulevard Richard-Wallace.

 

Nel '38 Simenon decise di cercare un luogo "lontano dalle città, dai turisti, sul mare" ("Memorie Intime") e per sette anni vivrà vicino a La Rochelle e in Vandea.

 

Per il resto della sua vita (Simenon è morto nel 1989), lo scrittore tornerà raramente e solo per brevi periodi nella capitale francese.

 

Le atmosfere molto particolari che si respirano nei suoi romanzi ambientati a Parigi scaturiscono proprio dai nitidi ricordi legati ai quartieri dove lo scrittore aveva vissuto negli anni Venti e Trenta. Nelle parole di Georges Simenon, Parigi è una città cristallizzata, per sempre, nella memoria.